Lo scorso anno,
a dicembre, ho avuto la fortuna di raccogliere alcune testimonianze di alpigiani
che hanno vissuto all'Alpe Biogna, in Valle Intrasca. Buona parte del materiale
è stato pubblicato sul libro "I cürt di
Biogna". Uno dei testi introduttivi del volume - corredato da circa 400
foto - è dedicato a episodi della Resistenza che oggi voglio condividere con
voi. Il libro sarà nuovamente presentato lunedì 29 aprile a Verbania Fondotoce
presso le ex scuole elementari (Via 42 Martiri n. 82).
I monti dell'alta Valle Intrasca con i pascoli di Biogna in primo piano |
“Avere i ribelli, avere i ribelli”: Biogna e la Resistenza
(Brano tratto dal libro I cürt di Biogna. Alpi e pascoli della Valle Intrasca)
Il secondo conflitto
mondiale portò la guerra anche su questi monti della Valle Intrasca. Maria Borella raccontò che nei
primi mesi della Resistenza la colonia di partigiani residente tra l’Alpe Pala
e Miazzina faceva spesso incursioni al Fornà, facendosi consegnare burro e
formaggio e rubando gli asini per trasportare il bottino appena conquistato.
Fortunatamente questa
situazione ebbe fine quando le truppe partigiane si organizzarono in modo più
organico: Arca, il comandante Armando Calzavara, riunì gli uomini nella brigata
“Cesare Battisti” e comandò loro di non derubare più gli alpigiani. Molto
intelligentemente chiedeva giornalmente latte, e burro una volta la settimana,
ma questi venivano finalmente pagati con regolarità e la quantità ceduta
variava in funzione delle possibilità economiche della famiglia che li
produceva. Inoltre il comandante Arca si preoccupò di far avere alla famiglia
Borella dei permessi speciali, con i quali potevano raggiungere l’alpeggio in
condizioni di sicurezza e senza perdere il lavoro fornito da quei quaranta
giorni di monticazione d’alta quota.