Le tradizioni popolari legate alle erbe anche nelle Valli Intrasche, come in altre zone rurali italiane, sono assai ricche. Molte piante
per secoli sono state utilizzate a scopo medicinale e alimentare, ma anche nei
riti religiosi e addirittura nella magia e nella superstizione.
Nello scorrere le pagine consunte dei
vecchi bollettini della parrocchia di Rovegro
risalenti al periodo dal 1957 al 1961, ho trovato una noterella di don
Giuseppe Soldani, parroco a Rovegro dal 1949 al 1961, dedicata all’Erba
dell’Ascensione (Sedum cepaea L.), pianta di cui mai avevo letto nelle pubblicazioni storiche ed
etnografiche verbanesi.
1949, il nuovo parroco Don Giuseppe Soldani viene accolto dagli abitanti di Rovegro (foto archivio Luigina Soldani, g.c. dal Gruppo Escursionisti Val Grande) |
Nelle Valli Intrasche e in Valle Anzasca - ma anche in altre valli dell'Ossola - era invece molto
conosciuto il Sedum telephium con i nomi di Erba della Madonna, Erba di S.
Giovanni, telefio, borracina maggiore, erba dei calli e altri ancora. All'estero
è curioso il suo nome inglese, Witch´s Moneybags, il porta monete della
strega. Questa e altre erbe venivano raccolte il 24 giugno, giorno di S.
Giovanni, bagnate dalla miracolosa rugiada mattutina, e poi tenute in casa con
valore apotropaico o utilizzate per le loro virtù curative. Ma delle erbe e
della rugiada di S. Giovanni vi parlerò in un’altra occasione.
Torniamo invece all’Erba dell’Ascensione;
un’indagine veloce sul web ed ecco scoprire che in altre zone d’Italia tale
erba è molto conosciuta.
Sedum cepaea L., foto di Andrea Moro, Dipartimento di Scienze della Vita, Università di Trieste, esemplare raccolto nel Comune di Orta San Giulio, sentiero che conduce ad Ameno, NO, Piemonte, Italia, 23/07/2012. Fonte / Source: Portale della Flora d'Italia / Portal to the Flora of Italy http://dryades.units.it/floritaly |