giovedì 7 novembre 2019

Cicogna, 7 novembre 1971: il ritorno di don Fiora

Il 4 gennaio di quarantotto anni fa moriva a Miasino Don Antonio Fiora, parroco di Cicogna dal 1944 al 1970, figura altamente significativa per la Valgrande, il Verbano e non solo. Don Fiora era giunto a Cicogna, frazione montana del Comune di Cossogno, il 23 agosto 1944, accompagnato da Don Giovanni Possi, parroco di Rovegro e vicario foraneo. Lui stesso ricordò così quel giorno:

«Non è facile immaginare e descrivere le prime impressioni! Ben 78 case bruciate […]. Il Vicario, pressato dalla popolazione che chiedeva insistentemente di avere un prete in paese, ottenne dalla curia vescovile un aspirante missionario che si trovava in Valsesia coi partigiani dati alla macchia. Da vecchio alpino non si è spaventato del paesino sperduto, isolato dal mondo, poiché il ponte Casletto era stato fatto saltare. Niente luce elettrica, niente telefono [...]. Arrivò sotto una pioggerella; la prima visita fu al piccolo Cimitero e lì si raccomandò ai cari Morti. La chiesa era in uno stato da far pietà. Tabernacolo scassinato, finestre cadenti, banchi tarlati, l’altare profanato, il campanile lesionato dai cannoneggiamenti. Subito fu chiamato ad assistere alle fucilazioni, preparando le vittime al tragico trapasso. Salvò otto persone dal mitra; fu fatto prigioniero e messo al muro. Dio lo salvò più volte mentre portava a spalle il pane e le medicine ai suoi parrocchiani. Sul suo giaciglio si adagiò per primo un partigiano ferito per più giorni. La sua baita era aperta a tutti giorno e notte».
(Dal Bollettino parrocchiale di Cicogna, agosto 1969).




Don Fiora nei suoi 25 anni di ministero sacerdotale a Cicogna seppe rompere l’isolamento in cui la guerra aveva confinato il piccolo paese. La ricostruzione di ponte Casletto, l’arrivo dell’energia elettrica, il collegamento telefonico furono conquiste che l’amministrazione comunale di Cossogno riuscì ad ottenere anche e soprattutto grazie alla collaborazione di don Antonio. Fu il primo a credere in un futuro turistico del paese, che i monti e i boschi che lo circondavano potevano essere una risorsa per Cicogna, oggi "capitale" del Parco Nazionale Val Grande. Nel 1965 fece scrivere sul settimanale Il Verbano:

«Diciotto chilometri dal Lago, panorama montano tra i più belli della zona, tranquillità e pace invidiabili, posizione climatica incantevole, ospitalità gentile e riservata: ecco Cicogna turistica, la perla della Val Grande. Tra i villeggianti - che soggiornano da un massimo di 2-3 mesi fino ad un minimo di pochi giorni - troviamo specialmente dei varesotti, milanesi, novaresi, alcuni veneti, e genovesi. Talvolta anche abitanti di Roma, Napoli, Palermo e Taormina hanno soggiornato a Cicogna. Gli abitanti dei paesi esteri si accontentano di una fugace visita per ammirare la bellezza del paesaggio e l’aria salubre. In questi ultimi dieci anni furono calcolati ad oltre trecento i villeggianti che nell’arco della stagione estiva soggiornano a Cicogna. Non solo le tre osterie del paese sono ospitali, ma pure tutti gli abitanti sono felici di dare ospitalità e di presentare le bellezze del paese: le passeggiate verso valle e verso i monti, la pesca e la caccia, il panorama del Rosa e delle Prealpi Verbanesi. La semplicità ospitale degli abitanti, unita alle bellezze naturali del luogo, ci obbligano a definire Cicogna “la perla della Val Grande”».


Don Fiora (primo a sinistra) con alcuni suoi parrocchiani
L'alpino Don Antonio Fiora
Bassano del Grappa, ottobre 1948, prima adunanza degli Alpini tenutasi dopo la II guerra mondiale.
Don Antonio Fiora con l'On. Alcide De Gasperi. Nell'occasione il parroco di Cicogna avvicinò
il presidente del Consiglio e chiese aiuto per il suo paese distrutto dalla guerra.

Sempre nel 1971, domenica 7 novembre, la salma di Don Fiora venne traslata dal cimitero di Miasino a quello montano di Cicogna. Una folla di persone lo accolse e lo accompagnò all’ultima dimora, come testimoniano le foto che qui pubblico a ricordo di quella giornata e a testimonianza dell’affetto dimostrato a don Fiora dalla Sua gente. Di lui parlerò ancora in questo blog.

Cicogna, 7 novembre 1971: traslazione della salma di Don Antonio Fiora






Bibliografia
Aa.Vv., Il prete di Cicogna, Novara 1971
F. Copiatti, 7 novembre 1971. Don Antonio Fiora torna nella sua Cicogna, in “Vallintrasche 2011”, pp. 150-153.
An., Cicogna, la perla, in “Il Verbano”, 6 agosto 1965.

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